Recensione Siamo Nuvole Nel Vento Di Arianna Di Luna

Siamo Nuvole Nel Vento Di Arianna Di Luna

Recensione Siamo Nuvole Nel Vento Di Arianna Di Luna

Il romanzo che vi vado a recensire oggi è tutto italiano. Scritto da una delle autrici più amate, che ammetto di aver conosciuto solo ora, e me ne dispiaccio. Voglio solo dirvi che sicuramente recupererò tutti i suoi romanzi. Di chi stiamo parlando? Ovviamente di Arianna Di Luna con il suo 'Siamo Nuvole Nel Vento'. Lo avete già letto? Se la risposta è no, dovete assolutamente recuperarlo. 


Siamo Nuvole Nel Vento

Siamo Nuvole Nel Vento Di Arianna Di LunaTitolo: Siamo Nuvole Nel Vento
Autrice: Arianna Di Luna
Editore: Self Publishing
Genere: Contemporary Romance
Data di uscita: 2 Maggio 2018
Prezzo ebook: 2,99 € (disponibile per Kindle Unlimited) | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 11,34 € | Link acquisto Amazon

Una notte scatenata in discoteca, tra alcol sesso e droga, un grave incidente d’auto, e la vita di Alice, diciannovenne borderline e problematica, da sempre abbandonata a se stessa, cambia all'improvviso. Dopo l’ennesima bravata, dopo aver rubato e distrutto la lussuosa auto del patrigno, la madre di Alice decide di darle una punizione esemplare: cambierà vita, lascerà l’assolata Florida per trasferirsi in Canada, da sua zia Laurie, che non vede da undici anni. Quello che Alice non sa è che sta per rincontrare anche suo cugino Gabriel. Gabriel che adesso ha ventun anni ed è diventato un uomo e sembra capace di vedere oltre l’aspetto di Alice, la sua straordinaria fragilità celata dietro i tatuaggi, i capelli blu e gli atteggiamenti da dura. 
L’attrazione tra di loro è un crescendo implacabile, un sentimento a cui non possono cedere. E Alice sa che innamorarsi di Gabriel vorrebbe dire perdere tutto, che nulla di quel che ha fatto in passato è grave quanto la passione devastante che la unisce al cugino. 
Ma non può farne a meno.


autrice



Scrivo per passione, mi diverto a raccontare storie e alle volte mi sento un po' matta per il rapporto che creo con i suoi personaggi.







recensione

Lei: Alice, diciannovenne borderline e problematica, da sempre abbandonata a sé stessa. Tatuata con i capelli blu.
Lui: Gabriel, ha ventun anni ed è diventato un uomo. Sembra capace di vedere oltre l’aspetto di Alice. Studia veterinaria ed è fidanzato con Vic.
Quando si tratta un argomento di questo tipo, quale l’incesto, si rischia sempre di cadere nel ripetitivo o in alcuni casi anche nel trash. Devo ammettere che e, se lo leggerete anche voi ve ne renderete conto, Arianna ne parlerà con una dolcezza che davvero porterà la storia su un altro livello. Le voglio davvero fare i miei complimenti.
Mi stringo nelle spalle. Stasera non sono in cerca di sesso.Non ho un ragazzo fisso, ma proprio ieri sera ho conosciuto un tizio in un bar. Ventinove anni, dieci più di me. Gli ho detto che ne avevo venticinque, sono sicura che non ci ha creduto. Daisy che era con me sostiene che fosse veramente carino, anche se al momento non ricordo più la faccia, visto che quando mi ha abbordato ero già ubriaca. Alle mie amiche ho raccontato che era un fico spaziale, superdotato ed esperto, ma la realtà è che i miei ricordi arrivano fino al momento in cui abbiamo tirato giù i sedili della sua auto e lui ha infilato il preservativo. Dopo non ricordo un tubo di quello che è successo. E non mi ricordo perché ero ubriaca.Ecco perché non posso avere un ragazzo fisso.Perché sono un vero disastro e non me ne frega niente di nessuno.
Quando incontri Alice si capisce fin da subito che c’è qualcosa che non va. E possiamo dire che il suo carattere duro e sconsiderato, fatto di alcool e droga, non è dovuto a lei, ma al suo passato. Non voglio giustificarla, perché non bisognerebbe far uso di queste sostanze, ma in lei c’è e ci sarà sempre una sorta di malessere dovuto ai continui abbandoni della mamma. Mamma che, sempre che possiamo chiamarla così, l’abbandona per seguire degli uomini ricchi che la mantengono.
Gabriel mi piace, sembra un tipo a posto. Anche zia Laurie mi piace.Mia madre ha telefonato solo una volta, una settimana dopo il mio arrivo. Abbiamo scambiato poche battute frettolose, poi ha preteso che le passassi la zia. Le ho sentite parlare. Ho sentito mia madre, la sua voce altissima che consigliava alla zia di non farsi abbindolare da me. Ha detto che forse posso anche sembrare una brava ragazza, ma sono viziata e perfida e opportunista e vado tenuta al mio posto, perché ho la brutta abitudine di cercare di sabotare ogni situazione. Quelle parole mi hanno ferito, ma la zia Laurie le ha liquidate con un verso spazientito.«Andra, tua figlia è una ragazza come tutte le altre. Non dipingerla per quel mostro che non è. Non davanti a me.»In quel momento ho sentito di volerle bene.
Alice verrà quindi considerata come un pacco ingombrante. Che dà fastidio a tutti. Lei cercherà solo attenzioni, vorrà solo essere amata. E quando arriverà il giorno dell’incidente, la madre non ci penserà due volte a mandarla via. Quando arriverà in Canada da sua zia, lei conoscerà l’amore. Per la prima volta in tutta la sua vita si sentirà accettata e voluta. Per la prima volta sua zia le dimostrerà affetto. Ma vi sembra normale? Vi giuro, se avessi potuto entrare nel libro ed uccidere la madre l’avrei fatto. Questa ragazza mi ha conquistata, non so spiegarvi, ad un certo punto l’avrei voluta solo abbracciare e dirle ‘io ti voglio bene’.
Quel pacco lo manda mia madre.Rientro in auto, sistemandomi il pacco sulle ginocchia. Vorrei aspettare di essere a casa per aprirlo, ma non resisto. Lacero il nastro adesivo, portando alla luce il contenuto.Mi blocco. Smetto anche di respirare.«Ehi. Tutto bene?» mi domanda Gabe. «Sei pallida.»«Sì. Sì, tutto bene.» Chiudo di colpo lo scatolone. Poi torno a riaprirlo. Stringo le labbra.«Alice, mi stai facendo preoccupare. Hai una faccia che fa paura. Che diavolo c’è lì dentro?»Alzo lo sguardo su Gabriel. Mi sento gli occhi asciutti, ma c’è un dolore all’altezza dello stomaco che non mi molla. «La mia vita. C’è tutto il resto della mia vita.»
Vero però, che non è solo la zia a dimostrarle il suo interesse. Perché come avete potuto leggere dalla trama ci sarà un certo cugino, veramente figo. Gabriel è il top. Bellissimo, educato, gentile, affettuoso, allegro e soprattutto presente. Ogni volta che Alice avrà dei momenti no, lui non ci penserà due volte a mettere un blocco alla sua vita per starle vicino. Peccato che sia fidanzato, con una psicopatica davvero. Gelosa, morbosa ed ossessiva.
«Che figura di merda» mormoro tra me e me. «Beh, ma che potevo saperne? OK, è stato imbarazzante ma può capitare, e poi non ho visto niente, e comunque potevano anche evitare di aprire mezzi nudi, che diavolo, io non…»Sei gelosa.Faccio un salto. La voce che parla nella mia testa ha il tono querulo e irritante della mia ex amica Clarissa, e non devo darle ascolto. Non sono gelosa, perché dovrei essere gelosa se mio cugino fa sesso con la sua ragazza storica?Cosa pensi esattamente? Che cosa provi, Alice? Eppure è una situazione che tu conosci bene, non sei certo uscita ieri da un convento. Quanta gente hai visto in quelle condizioni? Succedeva a ogni festa. Una volta hai anche beccato Daisy in ginocchio mentre si divertiva con un tuo compagno di scuola. Ti ricordi? Sei scoppiata a ridere, non ti sei mica scandalizzata. Avanti, Alice. Non è per pudore che ti senti così. È qualcos’altro. È l’idea che sia lui e che sia con lei. È l’idea di quello che è successo solo tre giorni fa, sulla spiaggia. Il modo in cui ti ha guardata. Il modo in cui il tuo corpo ha risposto alle sue mani. Il modo in cui, sei sicura, per un attimo folle vi siete desiderati da non poter resistere.Era tutto nella tua testa, Alice. Tutto nella tua testa.«Ahh, stai zitta, brutta puttana.» Getto la sigaretta nel fango bagnato, mentre la voce di Clarissa si spegne.Un secondo più tardi, Gabriel e Victoria escono di casa tenendosi per mano.
Il feeling che si creerà tra Alice e Gabriel è qualcosa che pagina dopo pagina mi ha creato dipendenza. E il legame di parentela non mi ha per niente creato problemi. È stato come se l’amore tra i due soprassedesse tutto il resto. Ma non ci sarà solo amore, ma anche tanta, tanta passione. Quindi in questo romanzo vi assicuro che non mancheranno delle scene che vi terranno con il fiato sospeso.
«Mi dispiace di averti aggredito così, subito e gratuitamente. Mi comporto come un cane rabbioso.»Gabe si sdraia accanto a me sulle coperte. Infila una mano tra i miei capelli e mi attira la testa sul suo petto. Respiro forte il suo odore, il suo profumo buono.«Vieni qui. Non sei un cane rabbioso. A volte mi sembri solo un cucciolo spaventato.»«Dust prima ha detto che sei geloso di me.»«Si sbaglia. Non sono geloso di te.» Mi solleva il viso, mi costringe a guardarlo negli occhi. Quando il tempo è brutto come adesso, sono completamente grigi. E profondi. Come il mare di Cold Harbour, nascondono un sacco di cose. «Io non posso permettermi di essere geloso di te. Non posso.»
In questo romanzo troverete tutto. Passione, amore, coraggio, indipendenza, il senso di famiglia, ma soprattutto tanta forza. Forza che permetterà alla nostra Alice di cambiare e di diventare una meravigliosa giovane donna.
Cerco di divincolarmi, ma Gabriel non mi lascia andare. È troppo più forte di me, ma io sono disperata, sento che sto per scoppiare a piangere da un momento all’altro. Non deve vedermi così. Non mi farò umiliare in questo modo.«Come puoi darle peso? Lo sai com’è. Lo sai che parla senza ragionare. Sei più intelligente di così.»«Sai cosa c’è? C’è che è solo una stupida stronza, ma ha detto una cosa vera. Non mi vuole nessuno. Per tutta la vita non hanno fatto altro che considerarmi un pacco, una rogna da scaricare il prima possibile. Non piango certo perché la tua ragazza mi tratta male o perché non siamo diventate amiche, sai quanto me ne frega? L’ho odiata dalla prima volta che l’ho vista. Ma ha detto una cosa vera, una cosa che non riesco ad accettare. Il fatto che ho vent’anni e non ho nessuno che tenga a me, o che mi voglia.»«Non dire stronzate. Non pensarci nemmeno. Io ci tengo da morire a te. Mi farei ammazzare per te, Alice. Non so nemmeno se ti basta quello che posso darti, ma io ti voglio e...» Si interrompe, le sue parole vengono assorbite dal bosco, adesso attorno a noi c’è un silenzio irreale.Siamo in ginocchio, bagnati e ricoperti di neve, uno di fronte all’altro. Mi tiene stretta per le spalle, mi guarda ed è disperato, devastato.«Gabriel, lascia perdere. Non devi essere gentile per forza. Non mi serve e mi confondi solo le idee. Lo hai già fatto, ed ecco a che punto siamo adesso.»«Ho già fatto cosa?»«Per favore, non torturarmi. Ho pensato delle cose... erano solo nella mia testa, sono stata così stupida… non me ne voglio ricordare.»«Quali cose? Quando ti ho portato a fare surf? Quando ti ho dato la foto, fuori dal Foxtrot? Intendi in quel momento?»Scuoto la testa, cerco di rialzarmi. Non voglio continuare quella conversazione penosa. Gabriel è davvero l’ultima persona a cui io possa raccontare i miei pensieri, le cose che ho creduto su di lui... non erano vere.«Vuoi sapere cosa ho pensato quel giorno al mare? Vuoi sapere cosa pensavo tutte le volte che mi sei finita tra le braccia, da quando ti conosco a oggi?»«No, grazie. Per oggi mi hanno umiliata abbastanza. Ne ho piene le palle di essere sempre rifiutata.»Gabriel sospira, incredulo. «Sul serio? Credi che io ti stia rifiutando? Cristo, perché non vuoi capire? Ogni volta, Alice. Ogni maledetta volta che ti tocco, o che tu mi sfiori o che mi guardi in quel modo… e anche quando litighiamo. Anche in quei momenti io so che ti strapperei i vestiti di dosso, ti ricoprirei di baci e ti farei di tutto, perché ti voglio. Non come amica, né come una sorella, ti voglio in un altro modo. E tu non hai idea di che tormento sia, il non poterti nemmeno toccare. Svegliarmi la mattina e sapere di averti sognata e dover assistere agli assalti che ti fa quel pezzo di merda di Dustin e non potergli spaccare la faccia, perché è assurdo che io provi queste cose nei tuoi confronti, perché sei il mio stesso sangue ed è la cosa più innaturale e sbagliata sulla faccia della terra, ma provo questo. È inutile nascondermi, provo queste cose, e tu sei qui a dirmi che ti senti rifiutata, e non ti rendi conto di quanto sia difficile per me…»Non lo faccio finire di parlare, non ci riesco. Obbedendo a un impulso distruttivo, con gli occhi pieni di lacrime, gli prendo il viso tra le mani e lo bacio.Sono convinta che mi respingerà. Che mi allontanerà con una spinta, mi guarderà disgustato, deluso, sconvolto. Sono quasi sicura che sto mandando tutto a puttane.Invece Gabriel mi stringe così forte da mozzarmi il fiato, ricambia il bacio, mi schiude le labbra con la lingua, trasformando quel contatto da disperato a terribilmente sensuale e passionale.Scivoliamo di nuovo nella neve, finisco sotto di lui, intreccio le gambe alle sue. Ci stringiamo come se stessimo affondando. Ho le sue mani dappertutto, mi stringe i fianchi, i seni, mi preme contro di sé, gemo forte nella sua bocca. La sua lingua gioca con i miei piercing e tutto il mio corpo trema, ogni fibra del mio essere è tesa verso di lui.«Alice. Alice cazzo, come fai a non capirlo? Ho perso la testa per te. Mi sto giocando tutto per te. Dimmi cosa vuoi.»«Voglio te.»
Che posso dirvi? Io l’ho adorato, tant’è che l’ho divorato in una sola giornata. Ve lo consiglio davvero, e sicuramente andrò anche a leggermi altri romanzi dell’autrice. Le faccio infatti i miei complimenti, e voglio anche ringraziarla per tutte le emozioni che mi ha fatto vivere. Mi mancheranno tanto Alice e Gabriel.
«Randy lo sa» mormora Gabe. Stavolta la sua bocca è proprio contro la mia pelle. Sospiro io, sospira lui.«Cosa sa?»«Non farti fregare dal fatto che ha sempre voglia di scherzare. Randy sa osservare, non è completamente cieco come mia madre. Lo sa che c’è qualcosa tra di noi, anche se probabilmente non si immagina fino a che punto siamo davvero arrivati.»«E a che punto siamo?»«Al punto che mi sto facendo una violenza incredibile per starti lontano. Al punto che sto male se ti vedo e sto male anche quando non ti vedo. Al punto che a volte vorrei non averti mai conosciuta. E lo so cosa stai pensando. Lo so, ti conosco troppo bene. Non è solo l’idea di averti nuda nel mio letto, che mi distrugge.»«E cosa, allora?»«È l’impulso che ho di proteggerti. Di fare in modo che non ti manchi mai nulla, che tu stia bene e che ti senta sempre al sicuro.»«Gabe… c’è un nome per questa cosa.»«Sì. Pensavo di sapere già cosa fosse. Pensavo di averlo già sperimentato con Victoria ma mi sbagliavo. Non era niente del genere, Alice. Non ci si avvicinava nemmeno. E tu… tu sei mia cugina.»Mi copro il viso con le mani. Sono esausta, stremata. «Quanto siamo dannatamente sbagliati.»Dovrei andarmene.Dovrei fare le valigie e andarmene, senza guardarmi indietro.
Noi lettori miei, ci aggiorniamo presto. Nel frattempo, fate i bravi. Un caro saluto,
Eleonora ❤

La mia valutazione finale è una principessa:


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xoxo, Eleonora