Intervista a Lia Gilmore

Intervista a Lia Gilmore

Oggi ho il grandissimo piacere di intervistare la nostra dolce Lia Gilmore. Prima di partire con l’intervista conosciamo un po’ meglio l’autrice. Innanzitutto, ringrazio Lia per avermi dedicato il suo tempo sono davvero felice di poterla intervistare, e capire qualcosa in più sulla nostra amata autrice. Allora iniziamo!!!

autrice

Lia Gilmore è una ragazza di 28 anni che vive in un piccolo paese di montagna. Si è laureata in Lingue nel 2017 concludendo il percorso di studi di cinque anni. Ama leggere, soprattutto romanzi rosa, ma non disdegna i thriller ed i fantasy. Ha sempre amato la scrittura. Quando non è impegnata a scrivere, ama cucinare e passeggiare nella natura. 


intervista

1. Parlaci di te: chi è Lia come persona e come autore?
Non credo di avere una grande differenza tra la me che scrive e la me di tutti i giorni. Lia come persona è una ragazza semplice, che ama essere d’aiuto. Amo cucinare: dimmi di preparare carne, pesce, dolci, salati, primi o secondi, pizza...faccio tutto. Questo grazie anche alla passione per la cucina che mi è stata tramandata dalle mie nonne. Da piccola ero sempre intenta a creare qualcosa! I miei giocattoli preferiti erano le pentole di plastica e la cucina gioco, per non parlare del dolceforno! Adoro ridere e cerco di andare sempre avanti per la mia strada, anche quando tutto sembra in salita. Mi ritengo una tipa tosta, caparbia, ma al tempo stesso con un lato dolce e romantico. E questo cerco di trasferirlo nella Lia autrice: quando scrivo mi immergo in un mondo tutto mio e mi lascio trasportare dalla mia fantasia. Vedere le parole che appaiono sullo schermo mi emoziona e quando metto un punto mi sento realizzata.
2. Cosa vuol dire per te scrivere?
 Scrivere per me...beh non è facile dirlo a parole, ma ci proverò! Quando scrivo, la mia mente si rilassa ed entro come in una bolla, dove esisto solo io e il mio computer. Non mi spaventa la pagina bianca di fronte a me, perchè quando le prime parole iniziano ad apparire tutto diventa più semplice. La scrittura mi ha sempre salvato dal pensare troppo in periodi della mia vita nei quali qualcosa non andava per il verso giusto...capitano a tutti periodi di questo genere e mi ritengo fortunata di aver trovato una sorta di via di fuga dalla realtà, oltre alla lettura. Scrivere per me quindi è una forma di libertà, dove la mia mente può viaggiare, allontanandomi dalla realtà di tutti i giorni.
3. Da dove ha origine la tua passione per i romanzi?
La mia passione per i romanzi è nata troppo tardi. Credo di aver iniziato ad amare la lettura all’inizio delle superiori. Anche prima leggevo, ma lo facevo per la scuola, come compito e di rado trovavo dei libri che catturavano la mia attenzione. Fortunatamente poi mi sono appassionata alla lettura, e dai classici sono passata a letture di romanzi che mi intrigavano già dalla trama: ho letto sia romanzi rosa, thriller, dark romance, ma in questi ultimi anni mi sono appassionata al genere new adult e young adult.
4. Esiste un libro che ha avuto una grande influenza nella tua vita?
 Non c’è un unico libro che ha segnato la mia vita, ma ce ne sono diversi che porto nel cuore. Sono quasi tutti storie d’amore, anche sofferte, ma che alla fine si risolvono per il meglio. Credo sia questo che cerco nei libri che leggo: un finale che sia il classico “happy ending”. Voglio il lieto fine perchè già la vita è tanto dura che almeno nella lettura desidero che tutto vada per il meglio, almeno alla fine!
5. C’è uno scrittore/scrittrice che consideri il tuo mentore?
Non la definirei proprio mentore...ma più come un’ispiratrice. I suoi libri sono stati per me la svolta nel decidermi a scrivere il mio primo libro. Volevo assolutamente anche io poter emozionare le persone attraverso le parole. Questa autrice è americana, poco conosciuta in Italia perchè i suoi libri non sono stati tradotti. Lei è Julie Johnson e i suoi libri sono dei veri e propri colpi al cuore. Mi hanno rubato l’anima mentre li leggevo ed hanno un pezzo del mio cuore. Ci sono anche delle autrici italiane a cui mi ispiro, ma se devo scegliere un mentore, ecco la mia scelta ricade su di lei. Spero anche io di poter emozionare i miei lettori e lettrici come lei fa con me.
6. Hai un luogo/stanza dove preferisci scrivere?
Ci sono più luoghi dove preferisco scrivere, ma per ora sono tutti dentro casa mia. Quando fa veramente freddo, mi piace scrivere in soggiorno, davanti al camino. Mentre quando devo trovare la concentrazione o l’ispirazione mi chiudo in camera mia. A volte scrivo anche al tavolo della cucina, ma raramente. Diciamo che questi sono i miei ambienti preferiti per scrivere.
7. Come nasce l’idea del tuo libro?
Sapere come è nata l’idea del mio libro credo farà sorridere. Io non sono amante della neve. Mi piaceva solo quando ero bambina perchè non andavo a scuola. Poi crescendo ho sempre di più sentito gli effetti negativi che aveva, soprattutto nella mobilità e nel mio paese, dove si rimane ahimè quasi bloccati. Quindi ogni volta che vedo un fiocco di neve per me è una tragedia! E le mie amiche ed amici ne sanno qualcosa: mi lamento subito della neve e loro invece mi ripetono in continuazione che sono fortunata, che la neve è bellissima, che rende tutto magico...e quindi ho iniziato a pensare alla neve attraverso i loro occhi e piano piano si è trasformata in una storia che potevo scrivere. Mi è piaciuto molto vedere la neve attraverso gli occhi della protagonista, Emily Snow, perchè è totalmente il mio opposto!
8. In quale periodo storico ti piacerebbe vivere? 
Mi piacerebbe fare un salto negli anni ‘20 del 1900. Le atmosfere dei locali, i vestiti, mi hanno sempre affascinato. Oppure negli anni ‘50, sempre nel novecento, per l’atmosfera gioiosa che si respirava, anche grazie al boom economico. Ma se potessi scegliere, credo che non mi fermerei in una determinata epoca, ma cercherei di assaporarne gli aspetti migliori di ognuna.
9. Hai già in mente quale sarà la prossima storia che scriverai?
Sì, una nuova storia è già nella mia mente ed anche nel mio computer. Ho iniziato anche a scriverla. Mi sono voluta un po’ spostare dal genere del mio primo libro. Si tratta sempre di un romance, new adult, ma i toni saranno più dark, tendenti al thriller. Mi hanno sempre affascinato le storie che insieme portano avanti sia la componente amorosa che quella più oscura, legata a vicende che hanno segnato il passato e/o il presente dei protagonisti. Quindi posso già anticiparti che la mia prossima storia avrà delle tinte di quel genere.
10. Quanto tempo impieghi per scrivere un libro, hai qualche musa ispiratrice? 
Il mio primo libro, quello che ho pubblicato, ci ho messo all’incirca due mesi e mezzo a scriverlo. Ma credo che non ci sia un tempo stabilito, almeno per me non c’è. Molto spesso quando ho iniziato a scrivere mi facevo prendere dalla mia ispirazione, che avveniva per la maggior parte delle volte a letto, poco prima di dormire, o nel bel mezzo di varie faccende domestiche. Quindi no, non ho una particolare musa che mi ispira. La musica però per me è un grande aiuto, specialmente quando ho in mente una scena, ma faccio fatica a scriverla. Ecco in quel caso la musica mi aiuta molto.
11. Che sensazioni ha provato nello scrivere “La Magia Della Neve”? 
Le sensazioni...come posso descriverle? Ne ho provate mille al minuto. All’inizio ero affascinata dalla mia stessa storia. Mi piaceva scrivere della protagonista, specialmente quando descrivevo il suo amore per la neve...in quel momento ridevo perchè invece io la odio! A volte sono stata estasiata e sospiravo per il protagonista maschile. Altre ancora sono stata frustrata perchè non sapevo come continuare la storia, soprattutto quando si entra nel vivo...e mi fermo qua perchè non voglio dire troppo! Alla fine di tutto poi sono rimasta soddisfatta di me stessa e felice, perchè scrivere mi rende felice.
12. Pensi che qualcosa di questo libro non sia arrivato ai lettori?
Non credo io debba giudicare se qualcosa non sia o meno arrivato ai lettori...le storie che si leggono spesso possono essere lette attraverso delle visioni proprie del lettore e a cui magari anche l’autore stesso non aveva pensato. Io sono sempre ben disposta ad ascoltare il parere dei miei lettori attraverso recensioni, messaggi. Se qualcosa non fosse arrivato, mi dispiacerebbe, ma ne prenderei atto e ne sarei disposta a parlarne perchè credo fermamente che si possa sempre migliorare.
13. Cos’hai provato quando, dopo aver pubblicato il romanzo?
Quando ho pubblicato il romanzo...non ero più in me dalla gioia! Ho iniziato a mandare messaggi con il link del libro a tutte le mie amiche ed amici. Ero euforica, e lo sono tutt’ora quando vedo apparire il mio libro per una segnalazione o recensione in un blog. Spesso vado sul sito Amazon solo per vedere il mio libro in vendita, non per la classifica, ma solo per vedere che ce l’ho fatta. Il mio libro è davvero disponibile per essere letto e questo mi fa essere orgogliosa di me stessa.
14. Consigliaci un libro non tuo.
Un libro che mi è particolarmente piaciuto ed emozionato è una rievocazione della famosa favola di Cenerentola. Io, da grande amante delle storie romantiche e dei cartoni Disney (a 28 anni ancora non mi perdo un cartone!) non potevo non leggerlo! Il libro in questione si chiama Cinder ed è stato scritto da due autrici, Aura Conte e Connie Furnari. La trasposizione della favola in un contesto moderno mi è piaciuta moltissimo, ed i due protagonisti sono descritti con grande abilità, e creano empatia nel lettore, almeno con me è successo.
15. Quale sarebbe il tuo sogno da realizzare?
Un mio sogno da realizzare...non ce n’è uno solo. Ma quello che voglio dirti, e che spero si realizzi, è quello di poter tornare a viaggiare molto. Viaggiare è una cosa che mi manca in questo momento e credo che aiuterebbe molto anche la mia fantasia da scrittrice.
16. Qual è il prossimo passo di Lia Gilmore?
Il mio prossimo passo è quello di continuare a scrivere e lo sto già facendo. Non voglio più fermarmi, ed anche se a volte avrò poco tempo, cercherò sempre di trovare spazio per la scrittura e la lettura. Voglio fare quello che mi piace e che mi fa star bene, e la scrittura è una di queste cose.
17. In genere concludo le mie interviste facendo sempre la stessa domanda. E ovviamente la propongo anche a te: voglio farti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma che vorresti ti venisse fatta. Qual è? E qual è la risposta?
La domanda che vorrei mi venisse fatta è: Vorresti essere nella vita reale come uno dei personaggi femminili che hai letto?
E la mia risposta sarebbe: Sì, ma vorrei avere delle caratteristiche di più personaggi femminili che ho letto. A volte vorrei essere un mix di tre o quattro protagoniste, ma poi riflettendoci, mi piace essere me.

Ringrazio ancora di cuore l'autrice per la sua disponibilità e per la sua cordialità. Seguite questa splendida autrice mi raccomando non lasciatevi scappare il suo romanzo. Vi abbraccio, e vi auguro una splendida giornata. Noi come sempre ci aggiorniamo presto. 
Eleonora ❤

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