Recensione Christmasaurus. Un Dinosauro Per Natale Di Tom Fletcher

Recensione Christmasaurus. Un Dinosauro Per Natale Di Tom Fletcher

L'avevo già annunciato nella segnalazione del romanzo. Avrei letto sicuramente il romanzo e infatti, eccomi qui con questo meraviglioso romanzo a tema natalizio. Che posso dirvi? Io sono stata completamente immersa nel magico mondo creato da Tom Fletcher. 

Christmasaurus: Un Dinosauro Per Natale

Titolo: Christmasaurus: Un Dinosauro Per Natale
Autrice: Tom Fletcher
Editore: De Agostini
Genere: Favola di Natale
Data di uscita: 7 Novembre 2017
Pagine: 360
Prezzo ebook: 6,99 € (disponibile per Kindle Unlimited) | Link acquisto Amazon
Prezzo cartaceo: 12,67 € | Link acquisto Amazon

Da quando la mamma non c'è più, la vita di William Trundle è molto triste. A scuola le cose non sono affatto facili, gli amici lo hanno abbandonato e a casa non va meglio: il papà è sbadato, lo tratta come un bambino piccolo e gli affibbia di continuo soprannomi imbarazzanti. Eppure c'è qualcosa che riesce sempre a restituirgli il sorriso: giocare con i dinosauri. William ha un pigiama con i dinosauri, calzini con i dinosauri, la carta da parati con i dinosauri, persino uno spazzolino da denti a forma di dinosauro. Insomma, l'unica cosa che potrebbe desiderare è... un dinosauro vero! Ma sa che è impossibile, ed è esattamente ciò che scrive nella sua letterina per Babbo Natale. Quel che William però non sa è che tanto tempo prima, nelle profondità ghiacciate del Polo Nord, è rimasto sepolto proprio un uovo di dinosauro, e che Babbo Natale non rifiuta mai una sfida. Una favola tenera e divertente, popolata di renne volanti, folletti canterini, filastrocche in rima e pura magia natalizia. Una storia che parla di amicizia, famiglia, speranza, per ricordarci che niente è impossibile: basta crederci con tutto il cuore Età di lettura: da 7 anni.


l'autore


Tom Fletcher è nato in Harrow, London da una famiglia di lavoratori. Suo padre, Bob, lavorava per la Kodak e suonava in locali, e sua madre, Debbie, un'insegnante di sostegno ha incoraggiato e sostenuto il suo amore per la musica sin da quando era piccolo. Ha una sorella più piccola, Carrie Hope Fletcher.
A 4 anni comincia a frequentare la scuola Rothex Manor, dove in seguito lavorerà sua madre.
All'età di 5 anni dichiarò di voler imparare a suonare la chitarra. Il padre dovette vendere una delle sue chitarre per comprarne una a Tom, che iniziò a prendere lezioni di chitarra classica.
A 9 anni ottiene una borsa di studio per la Ravenscourt Theatre School di Hammersmith dopo essere stato notato da uno dei professori della scuola. Durante il periodo alla Ravenscourt, entra in contatto con l'ambiente della Sylvia Young Theatre School. Poco dopo lascia Ravenscourt e viene ammesso alla Sylvia Young dopo aver cantato davanti alla stessa Sylvia una canzone del musical Oliver!.
Grazie alla scuola, ottiene diverse offerte di lavoro, tra cui il ruolo di comparsa in East Enders e Grange Hill,pubblicità e doppiaggi (Tom affermerà di avere scoperto di avere talento nel doppiare pubblicità straniere).
A 10 anni si presentò all'audizione per il musical Oliver! nel West End, ottenendo il ruolo di Kipper. Durante uno spettacolo, essendo l'unico a conoscere le battute e le canzoni di ogni personaggio del musical, dovette sostituire l'interprete di Artful Dodger, che aveva perso la voce. In seguito si ripresentò alle audizioni, stavolta per il ruolo principale.
Quindi, ad appena 10 anni, interpretò Oliver Twist al London Palladium, al fianco di Jim Dale, che interpretava Fagin.
A 11 anni, nonostante non fosse nel cast di Oliver! da più di un anno, fu chiamato al London Palladium per sostituire il protagonista del musical, che era malato. Stavolta il ruolo di Fagin era affidato a Robert Lidsay. Dopo il grande successo che ottenne quella sera, gli fu offerto il ruolo di Oliver per altri tre mesi.
Negli anni che seguirono, cantò nel coro del remake del film "Il Ritorno Dello Jedi" (lavoro di cui fu molto felice perché è un grande appassionato di Star Wars) e fece audizioni per varie boy band, ma fu sempre rifiutato perché troppo piccolo.
All'età di 16 anni lasciò la Sylvia Young.
Poi ha girato un documentario sul virus HIV per le scuole.


recensione

Quando ho segnalato questo romanzo sul blog ho capito che prima o poi avrei letto questo libro. La casa editrice poi mi ha fatto il grandissimo regalo di Natale di mandarmelo e così è nata questa sorta di dipendenza da Christmasaurus. Voi non potete capire. Ho letto questo romanzo in pochissime ore, ero tipo sotto l’influenza di Christmasaurus e del piccolo William Trundle. 
Mentre l’uovo se ne stava tranquillo in fondo all’oceano, il mondo continuò a bruciare – e poi congelò, dando il via a un’era glaciale che sarebbe durata migliaia di anni. Così l’uovo rimase lì, nelle profondità ghiacciate, congelato nel tempo, aspettando solo di essere scoperto…
La storia è meravigliosa. Davvero! La classica storia di Natale che leggeresti con i propri bambini, anche se vi dirò, io non ho figli, ma lo rileggerei altre mille volte. È uno di quei romanzi che piano piano ti conquistano nella sua semplicità, per non parlare poi del fatto che all’interno ci sono dei disegni spettacolari. È la classica storia di Natale, quella in cui qualcuno non è felice, ma alla fine tutto si risolve per il meglio. Parla di un dinosauro che a distanza di migliaia di anni si sveglia e si ritrova al Polo Nord, indovinate dove, esattamente! Nelle zone della casa di Babbo Natale, a trovarlo infatti saranno proprio i folletti.
Si strinsero l’uno all’altro mentre il vento del Polo Nord soffiava sulle loro braccia infreddolite e trasportando l’uovo congelato fuori dalle miniere di ghiaccio, sopra i campi innevati, per condurlo dalla persona più saggia che conoscevano. L’unica che avrebbe saputo cosa fare con un uovo congelato al Polo Nord. Babbo Natale!
Avevo il brutto pensiero, perché io parto sempre mettendo le mani avanti, che sarebbe stata una storia banale, una di quelle in cui conosci già l’esito. E invece no perché l’autore è stato in grado di creare un romanzo che non parlerà solo del Natale, e del suo vero significato, ma di bullismo, e anche della necessità che abbiamo tutti di essere amati e di avere una famiglia. 
Ma sebbene Babbo Natale e i folletti fossero una famiglia fantastica, a volte il Christmasaurus si sentiva molto, molto solo. Si sentiva solo perché era diverso. Era l’unico dinosauro al mondo. C’erano tanti folletti, tanti orsi polari, tanti trichechi e balene e pupazzi di neve e fate del bosco… ma di dinosauro ce n’era uno solo, e questo lo rendeva molto triste.
Tom Fletcher, ha una grandissima capacità comunicativa. Il suo modo di scrivere, in certi punti anche in maniera scherzosa rende tutto perfetto. Inserisce frasi divertenti, rivolte proprio al lettore, creando quindi una strana situazione che ti farà immergere completamente nella storia. Ad un certo punto mi sono ritrovata a cantare le canzoni in rima dei folletti, ma la musica non c’era. Davvero! Mi sentivo questa musica in testa e boh leggevo cantando… ahahaha 😊 miracoli del Natale! 
<<Io credo che questa storia sia vera. Quindi è vera>> disse. <<Ma… come funziona?>> insisté William, che pendeva dalle sue labbra. << se non ho mai visto una cosa, come faccio a sapere che è vera?>><<Ah, William! Guardi le cose dal verso sbagliato!>> esclamò il signor Trundle, sorridendo. <<Credere viene prima. La gente che non crede in una cosa non la vedra mai. Credere significa vedere.>>
È stata una meravigliosa scoperta, una meravigliosa lettura, una meravigliosa storia che tutti dovremmo leggere. Io non è che vi consiglio questo romanzo, vi obbligo a leggerlo!!!! Non ve ne pentirete vi giuro. 
Quindi ringrazio ancora di cuore la casa editrice per questo splendido dono. 
Voi lettori miei rimanete sintonizzati e fatemi sapere cosa ne pensate, vi abbraccio. 
Eleonora ❤
La mia valutazione non può che essere una principessa:

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xoxo, Eleonora