Intervista Ad Anna Premoli

Intervista Ad Anna Premoli

Oggi sono davvero emozionata, perché ho avuto l’onore di intervistare una delle autrici italiane che più amo. Rullo di tamburi!!!! Sto parlando della nostra ANNA PREMOLI!!!! 😊 quando imparerò a mettere le faccine con i cuori giuro che le metterò! 😝
Comunque prima di iniziare con l’intervista vi parlo un po’ di lei.
Voglio approfittare di questa piccola introduzione per ringraziare tanto l’autrice per avermi dedicato il suo tempo, nonostante sia oberata di lavoro. Quindi grazie di cuore. ♥ Partiamo!

biografia



Sono nata nel 1980 in Croazia, ma mi sono trasferita a Milano nel 1987. Mi sento piuttosto milanese, in effetti. Durante i gloriosi anni del liceo conobbi quello che poi è diventato nel 2005 mio marito, alias l’uomo che ha auto pubblicato i miei romanzi invece che regalarmi fiori. Marito molto strano, me ne rendo conto.
Mi sono laureata alla Bocconi in Economia dei mercati finanziari e ho sempre lavorato nel settore: ho iniziato alla JPMorgan nel campo dell’asset management e del risk management, mentre da circa un decennio mi occupo di Private Banking presso un gruppo bancario privato.
La scrittura è arrivata nel 2009 davvero per caso, dopo un terribile periodo di folle volatilità dovuta al fallimento di Lehman. La volatilità dei mercati da allora non mi ha mai abbandonato, ma nemmeno la scrittura. Le due cose in qualche modo bilanciano le mie giornate.
Lavoro e vivo a Milano con mio marito Alessandro e mio figlio Marco, tirannica creatura di quattro anni che dicono aver preso da sua madre.


intervista

1. Da dove ha origine la tua passione per i romanzi d'amore?
È tutto sommato recente: ho iniziato a leggere rosa solo dopo aver avuto in mano il mio primo ebook reader e la possibilità di accedere ai romanzi in lingua inglese, un decennio fa.
2. Esiste un libro che ha avuto una grande influenza nella tua vita? C’è uno scrittore/scrittrice che consideri il tuo mentore?
Non ho mentori e in verità non mi ispiro a nessuno in modo particolare, ma è ovvio che l’essere stata da sempre una grande lettrice mi ha formato e influenzato. L’amore per il sarcasmo nasce dai tempi della lettura di “La coscienza di Zeno” di Svevo, per esempio, uno dei libri che ricordo sempre con grande affetto.
3. Può uno scrittore distinguere, tra le sue opere, quella preferita? Tu quale preferisci?
No, a mio avviso non può individuare un vero e proprio libro preferito, esattamente come non esiste nemmeno un personaggio preferito: ogni romanzo è speciale a suo modo.
4. Quale dei personaggi dei tuoi libri assomiglia più a te?
Forse io e Jennifer di “Ti prego lasciati odiare” abbiamo qualche punto in comune.
5. Hai un luogo/stanza dove preferisci scrivere?
Dove capita. In realtà riesco a ritagliarmi così poco tempo da dedicare alla scrittura che il luogo è del tutto ininfluente. Sono in grado di concentrarmi un po’ ovunque.
6. Hai rituali ‘propiziatori’ che segui?
No, sono in generale una persona poco “propiziatoria”. ;-)
7. Stili una scaletta prima di scrivere un romanzo o vai dove ti porta la storia?
Niente scalette, al massimo qualche appunto, ma più su dettagli “tecnici” che non sullo svolgimento della storia, che lascio libera di fluire.
8. Io ho amato, letteralmente, la storia di Seb e Lav (che troviamo in “L’amore Non È Mai Una Cosa Semplice’’, recensione qui ”). I due personaggi sono completamente agli opposti ma insieme si incastrano alla perfezione. Come sei riuscita a renderli così perfetti?
Credo molto nelle coppie che partono da abitudini, o ambienti, o ancora caratteri del tutto differenti e che trovano la determinazione per venirsi incontro. L’empatia nei confronti della persona amata, d’altronde, è fondamentale per far crescere e durare un rapporto. Mio marito e io siamo partiti nello stesso modo: due persone con caratteri e interessi molto differenti che per amore hanno trovato un equilibrio comune. Non c’è niente di più bello.
9. Io ho amato Sebastiano, perché tanto di lui lo ritrovo in me, anche io studentessa di ingegneria. Ti sei ispirata a qualcuno nella tua vita ‘reale’ per descriverlo?
L’ambiente degli ingegneri e degli informatici in particolare mi è ben conosciuto. Ne ho sposato uno io stessa. ;-)
10. Pensi che qualcosa in questi personaggi non sia arrivato ai lettori?
Ogni lettore è differente e si ritrova in caratteristiche differenti dei personaggi letterari. È questo il bello: per ogni protagonista che creo, c’è sempre qualcuno di reale lì fuori che riesce a identificarsi con la sua storia.
11. Voglio farti una domanda ‘difficile’ per una scrittrice, scegliere tra i suoi protagonisti. Chi sceglieresti tra i personaggi femminili dei tuoi romanzi ti è più vicina? E tra quelli maschili?
Come ho già anticipato sopra, noi autori amiamo i nostri protagonisti quasi allo stesso modo. È un po’ come una mamma costretta a scegliere un figlio preferito.
12. Consigliaci un libro non tuo.
Oltre al mio amatissimo Svevo, vorrei consigliare anche un libro forse meno noto di Calvino, “Marcovaldo”. Per chi invece è alla ricerca di una nuova serie gialla, io sto amando Robert Galbraith (pseudonimo di J.K. Rowling) e il suo Cormoran Strike.
13. Qual è il prossimo passo di Anna Premoli?
Non lo so. Vivo molto alla giornata, dal punto di vista editoriale. Mi serve per bilanciare tutti gli altri aspetti molto seriosi della mia vita.

Ringrazio ancora l'autrice. E con voi miei cari lettori ci sentiamo presto. Come sempre buona lettura.
Eleonora ♥

2 comments

  1. Bellissima intervista *-*
    Adoro la Premoli e ancor di più adoro lei come persona e quello che ogni volta riesce a trasmettere!

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    1. Grazie Sara per il tuo commento! sono davvero contenta che ti piaccia l'intervista. siii anche io l'adoro, adoro i suoi romanzi, la sua ironia e la sua gentilezza. quando tra le mail ho trovato la sua risposta ero super emozionata! ahahah :)

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xoxo, Eleonora