Intervista Giulia Dell’Uomo

Intervista Giulia Dell’Uomo

Oggi sono davvero lieta e felice di poter fare due chiacchiere con un’autrice italiana… ovviamente come al mio solito le ho fatto il terzo grado! Quindi che dire… iniziamo! Conosciamo un po’ meglio la nostra Giulia.. Innanzitutto ringrazio di cuore Giulia per avermi dato la possibilità di intervistarla. ♥
E quindi ora veniamo al punto forte del post... l'intervista!! 😊


l'autrice


È nata a Terni nel 1988 e, dopo una laurea in marketing, si è specializzata in management. Tra le passioni che guidano la sua vita ci sono gli animali, le canzoni di Francesco Renga e ovviamente le parole. Per questo motivo ogni tanto le piace lasciare i panni di accanita lettrice per indossare quelli di autrice. Debutta in Youfeel dopo aver pubblicato tre romanzi per una piccola casa editrice.




l'intervista

1.    Come scrivi esattamente e come scegli le storie dei tuoi libri?
Ciao e grazie per lo spazio che mi stai dedicando. Iniziamo subito con una domanda difficilissima, eh? Scrivo molto di istinto, traendo spunto da piccoli dettagli del quotidiano. È per questo che le mie storie suonano molto reali. Ma ripeto, ciò che mi domina è proprio l’istinto ed è per questo che a volte, dopo mesi in cui sono in pausa dalla scrittura, comincio a pensare che non pubblicherò mai più nulla. Poi succede qualcosa di magico e di colpo riprendo in mano il cellulare o il computer e ricomincio a scrivere capitoli su capitoli…
2.   Perché hai cominciato a scrivere? C’è un’immagine nella tua memoria che colleghi al momento in cui ha deciso di voler diventare scrittrice?
Ti dirò la verità: la parola “scrittrice” la sento molto lontana. Mi definisco più una persona che ama scrivere e che ha cominciato per necessità: avevo bisogno di esprimermi nel modo che è più naturale per me.
3.   Ti va di raccontarmi il tuo rapporto con la scrittura e com’è cambiato nel tempo. Cosa significa scrivere oggi, e cosa significava agli inizi?
Il mio rapporto con la scrittura è rimasto invariato nel tempo. Come ti dicevo era una necessità interiore e lo è ancora oggi. Magari ciò che è cambiato è lo spirito con cui mi approccio a una pagina bianca. Qualche tempo fa ero piena di ansie, oggi sono un pizzico più serena e sicura di me stessa.
4.   Qual è il tuo pubblico ideale? A che lettore pensi quando scrivi?
Scrivo soprattutto per me stessa, ma sono certa che il mio pubblico sia composto per lo più dalle donne per il tipo di argomenti che tratto.
5.    Esiste un libro che ha avuto una grande influenza nella tua vita? C'è uno scrittore che consideri il tuo mentore?
Chiara Gamberale è sempre stata una musa per il suo modo di scrivere diretto e veloce. Amo invece la Hoover per le storie drammatiche che sento molto vicine alle mie (senza fare paragoni azzardati, si intende!)
6.   La storia è piena di libri rifiutati dalle case editrici e di libri che non sono stati immediatamente compresi dai lettori. Ti chiedo quindi che rapporto hai con il rifiuto?
Tutti i miei libri sono stati rifiutati da altri editori. Lo vivo come un processo naturale che fa parte del gioco. Non me la prendo, anzi.
7.   Può uno scrittore distinguere, tra le sue opere, quella preferita? Tu quale preferisci?
Tutte le cose al loro posto è la mia piccola e imperfetta prima opera. Devo molto a questo romanzo breve, ma in generale considero ogni mio libro una vera e propria creatura, una specie di figlio fatto di parole.
8.  Quale dei personaggi dei tuoi libri assomiglia più a te?
Sicuramente Eva, in “Un adorabile Lunedì”. È molto vicina a me nel modo di fare e di approcciare alla vita.
9.   Come si diventa scrittrice? Ti alzi un giorno e decidi di voler fare la scrittrice o ti sei avvicinata pian piano a questo mondo?
È nato tutto per caso, senza programmare nulla. Questa mia attività segue un corso molto naturale, non mi impongo niente, non forzo la mano, non sono competitiva. Non so se questo mio modo di fare mi porterà lontano, ma non so approcciare alla questione diversamente!
10. Allora come ben sai ho letto il libro ‘Un Adorabile Lunedì (recensione al link: qui ), quanto del personaggio femminile, ovvero Eva, c’è in te?
Come ti dicevo un bel po’: mi assomiglia molto nel carattere e negli hobby, nel modo di affrontare le difficoltà e nello chiudersi a riccio quando c’è qualcosa che fa davvero male.
11. Ti sei basata su personaggi presenti nella tua vita per descriverla?
No, mi è venuta spontanea così. Probabilmente ho solo preso in prestito il mestiere e il cognome dalla mia amica autrice Francesca Rossini, che saluto e ringrazio! (A proposito: leggete i suoi libri.)
12. Ho adorato/odiato Edo, sarà che io ho un punto debole per i belli, arroganti e stronzi. Mi sono sempre chiesta per voi autrici è più difficile definire un personaggio maschile o femminile?
È decisamente più difficile mettersi nei panni di uomo. Assurdo, no? Di solito i maschi affermano di essere semplici e finiscono con l’incolparci per essere troppo complicate. Ma per calarsi totalmente nella parte serve molta concentrazione. Spero di aver fatto un buon lavoro in tal senso.
13. Sbirciando sul tuo profilo Facebook, ci sono tantissimi post di animali abbandonati e bisognosi. Anche nel romanzo troviamo appunto Lunedì, randagio, bisognoso di cure e di amore. Che rapporto hai con gli animali?
Straordinario! Gli animali sono una componente fondamentale della mia vita. Vivo con quattro cani, sono vegetariana per motivi etici e se per caso un giorno dovessi passare dalle mie parti, mi troveresti di sicuro in mezzo alla strada a cercare di salvare qualche randagio.
14.Che emozione si prova a firmare per la prima volta un contratto con la casa editrice? Cosa ricordi di quel momento?
Dico solo che mi tremavano le mani, un’emozione che ricordo con molto piacere. Quando qualcuno crede nel tuo manoscritto tanto da farci una scommessa pubblicandolo, inizia un viaggio meraviglioso fatto soprattutto di fiducia reciproca.
15. Pensi mai leggendo i parerei, recensioni od opinioni delle tue fan, che non sia arrivato qualcosa dei tuoi romanzi, o personaggi? Qualcosa che non è uscito ma che tu volessi far arrivare? Se sì, cosa?
Sì certo, mi capita di riflettere sulle critiche. Se sono costruttive ne faccio tesoro, cercando di migliorarmi nei libri successivi.
16.  Qual è il prossimo passo di Giulia?
Sto scrivendo un nuovo romanzo e sono a buon punto. Spero che entro la fine di quest’anno possa vedere la luce!
17. E per finire, un gioco: se potesse scegliere solo tre libri da consigliare, quali sarebbero?
Io prima di te di J. Moyes, Avrò cura di Te di C. Gamberale e M. Gramellini, 9 November di C. Hoover.
18. Ora vorrei porti una domanda che nessuno ti ha mai fatto in tutta la tua vita…. Quindi cosa vorresti che ti domandassi? E qual è la risposta?
Lo ammetto, sto ridendo sotto i baffi pensando a cosa tu possa domandarmi. Facciamo così, fingo che tu mi abbia chiesto: “Cosa pensi dell’editoria di oggi?”
E qui ti rispondo che sarebbe bello parlarne davanti a un caffè, perché la sognavo e immaginavo molto diversa…

Grazie ancora di cuore. 


Ebbene sì signori miei siamo alle battute finali... quindi non mi resta che  augurare a questa splendida persona ed autrice di continuare questa carriera nel migliore dei modi. Aspettiamo con ansia i tuoi romanzi! 
Vi abbraccio tutti. A presto come sempre.
Eleonora ♥

1 comment

  1. Ahahahah grazie Giulia per la menzione e soprattutto per l'onore di aver usato il mio nome nel tuo meraviglioso romanzo ������

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xoxo, Eleonora