Segnalazione L‘Ordine di Daasanach di Sara Gatti

Segnalazione L‘Ordine di Daasanach di Sara Gatti


Rieccomi ancora qui a farvi compagna. Ora voglio segnalarvi un romanzo che promette davvero tante emozioni. (#occhiACuoricino) ♥. ♥
Quando Sara mi ha chiesto se avessi voglia di segnalare il suo romanzo, dopo aver letto con quanto amore parla della sua creatura non potevo certo dirle di no. Quindi eccomi qui! E Sara s pero ti piaccia. grazie della fiducia.

Andiamo!


Titolo: L’Ordine di Daasanach -Il Risveglio
Autore: Sara Gatti
Genere: Dark Fantasy, Romance
Anno pubblicazione: 2017
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Trama:Da sempre nell'ombra si combatte una battaglia epica tra Guardiani di Daasanach e Revenants bevitori di sangue, una realtà brutale nascosta ai nostri occhi, che va ben oltre la calda coperta chiamata normalità.La storia inizia con una lettera. Nero su bianco è tracciato il destino di Sana, una ragazza desiderosa di riscattarsi e togliersi di dosso l'immagine di figlia modello e Matt, un giovane affascinante con un passato oscuro e avvolto dal più intricato mistero. Attraverso Profezie, rivelazioni, visioni e sacrifici scoprono un mondo nuovo soprannaturale, dove bene e male non sono solo parole evocative, ma due schieramenti che si giocano il destino dell'umanità.All'alba dei tempi il primo Sciamano di Daasanach profetizzò la fine del mondo. Vide la Bestia infernale, il Dio vampiro, in un futuro indefinito risorgere attraverso un preciso Rituale e guidare orde di creature fameliche verso la supremazia della razza Revenants sul genere umano.
I fili del destino sono orditi da energie mistiche incontrollabili che vanificano ogni sforzo tentato per impedire alla Profezia di avversarsi. Giorno dopo giorno si avvicina l'inevitabile, ma prima che tutto si compia è necessario che due vite si intersechino.Sana e Matt cadono nella peggiore delle trappole, quella della passione travolgente. Il loro amore nasconde un'insidia che li pone su due piatti della stessa bilancia, nella terribile scelta che li vedrà l’uno difronte all’altro. Non solo, nelle loro decisioni è racchiuso il destino dell'umanità.Altre figure prederanno parte a questa straordinaria storia: Sei, un discendente dei primi valorosi guerrieri Guardiani; Adam, l’amico indispensabile per le conoscenze mediche; Razvan, il bibliotecario con il sapere mistico; Taran, l'abile vampiro a protezione della Bestia. Mentre sullo sfondo si prepara l'apocalisse, i personaggi vivranno forti emozioni, instaureranno relazioni di amicizia, sperimenteranno il dolore della morte, si ameranno, si odieranno. Si daranno battaglia in uno scontro che mieterà vittime su entrambi i fronti. Non mancheranno i colpi di scena…nessuno sarà più lo stesso.

E se vi dicessi che ho un piccolo incipit del romanzo? andiamo a leggerlo? Lo so, lo so, tanta roba!

“Quando mi accinsi per la prima volta a scrivere queste pagine, lo feci puramente per una questione personale. Avevo bisogno di mantenere la mente lucida e costruire la prova che quanto avevo visto fosse reale. Pensai allora che il modo migliore fosse redigere una sorta di diario che contenesse tutte le esperienze che stavo vivendo. Dapprima la narrazione era composta da episodi frammentati, frutto delle mie riflessioni a caldo, ma in un secondo momento, divenne più pulita e chiara, grazie al lavoro di revisione a cui mi dedicai per riportare al meglio una delle vicende più incredibili che si possa raccontare.
Mi dissi l'umanità deve sapere, anche dopo di me e dopo tutti coloro che furono travolti da questa storia; deve sapere che tra la gente comune si nascondo esseri che di umano hanno solo l'apparenza e alle volte, se indaghi i loro occhi, nemmeno quella.
Il ricordo di quei momenti mi sconvolge ancora. Alle volte vorrei poter cancellare tutto il passato per ricominciare a vivere una vita normale, nella quale l'angelo della morte fa visita solo a persone vecchie e stanche, accoccolate nei loro letti e felici di andare incontro al destino inevitabile, consapevoli di aver vissuto una vita piena e intensa. Una vita serena senza preoccupazioni e senza la paura di non vedere l'alba del giorno dopo. Purtroppo per me non è stato così, ho incontrato l'affascinante angelo troppo presto. Gli ho visto portar via anime ancora acerbe che chiedevano solo una possibilità: la possibilità che ci viene concessa al primo vagito, così preziosa e così delicata.
L'angelo dannato per me, per noi, aveva in serbo un altro progetto. A mia insaputa stava costruendo una strada in salita, caratterizzata da tappe sconvolgenti, a tratti incomprensibili, e una trappola, così ben organizzata, alla quale non potevo sottrarmi: quella che coinvolge il cuore.
La morte se ne andava a braccetto con il destino e sapientemente intrecciavano i fili di una rete che non mi avrebbe lasciato via di scampo. Incosciente, cieca e sorda, per amore caddi in quel groviglio di rovi, in quel arrovellarsi di spire, lasciandomi deliberatamente soffocare.
La morte ha molti aspetti, quello di un corpo gelido, inerte, di un cuore senza battito. Poi c'è quello che non hai mai preso in considerazione, quello in cui si può essere morti anche continuando a respirare, continuando a camminare, trascinandosi giorno dopo giorno tra le difficoltà della vita che ti tolgono ogni ragione per andare avanti, allora devi fare uno sforzo enorme per allontanare il dolore e risalire, per gridare che c'è ancora vita in te.
Se allontano i ricordi all’origine del mio male mi rendo conto che sono viva. Viva come non lo sono mai stata. Tramortita dalle forti emozioni che con passione travolgente e una dose di incoscienza, hanno risvegliato i miei sensi, portandomi sulla cima più alta del mondo per poi farmi sprofondare negli abissi neri. La ricerca del piacere mi ha condotto alla morte, per poi tornare indietro. Il piacere, la passione sono le scintille che danno origine ad ogni cosa, senza di esse cosa esiterebbe? Nulla. Il mondo ruota intorno ad esse, la gente fa cose pazze per avvicinarsi e sfiorare anche per pochi istanti l'oggetto del proprio desiderio.
Le vicende che vi narrerò hanno avuto inizio un afoso mattino di luglio: nero su bianco in una lettera veniva tracciata quella rotta, quella strada, dove dietro l'angolo mi attendeva la Bestia con le sue spire.
Si va dove portano le proprie scelte e le mie mi portarono in una sola direzione, a dispetto di quanti cercarono di impedirlo. Non provo rancore per loro, lo fecero per proteggermi. Quando c'è di mezzo la passione, l'amore o come è il caso di dire qualcosa di già architettato, già disegnato - il destino - nulla puoi fare per cambiare le cose, in un modo o nell'altro finirai sempre per prendere quella strada, per cadere tra le braccia dell'angelo della morte.
La storia che racconterò può sembrare frutto della fantasia, a suo tempo io stessa faticai a comprendere, a dare una spiegazione logica a quello che vedevo o sentivo, a giustificare le spiegazioni folli tentate da chi quelle verità le aveva già sperimentate, ma ciò che riporto, posso giurare di averlo toccato e di portarne sulla pelle i segni indelebili, dei cambiamenti innegabili che rivedo ogni giorno, in ogni gesto. Dimenticare è impossibile.
Quando si vivono forti esperienze si usa sempre dire non sono più la stessa persona di prima, ma quella che può apparire come una frase fatta per me rappresenta la sacrosanta verità, non solo il mio carattere ne ha risentito, anche il fisico è mutato in molti aspetti: lo sento nella pelle e nella carne, ogni fibra del mio corpo lo può confermare. Mi sono immersa in molti occhi, ho indagato molti volti per comprendere quanto vasta fosse la verità che ai più è preclusa. Nonostante tutto, sono una privilegiata, una che porterà per sempre con sé una conoscenza preziosa e che lascia a queste pagine il compito di conservarla.
In ognuno di noi c'è di più di ciò che appare, ma per alcuni quel di più è un mondo sommerso dove il fantastico diventa reale e i mostri hanno un nome e cognome. Racconterò i fatti più fedelmente possibile, cercando di descriverli con minuzia di particolari come se foste lì ad assaporarli attimo dopo attimo.”

E ora la parte che preferisco. Conosciamo un po’ meglio Sara Gatti. Dice di lei:


  Sono nata a Milano il 19/06/1985 e sin da piccola sono una accanita lettrice.Amo le storie. Amo i racconti e per questo devo dire grazie a mia madre che mi ha spinta a prendere confidenza con i racconti per bambini e a mia nonna che mi ha insegnato le storielle della nostra tradizione.Ho iniziato il mio percorso artistico con la pittura, poi ho scoperto la scrittura e si è aperto un mondo incredibile. È diventata da subito un’ottima alleata attraverso cui portare alla luce le mie emozioni. Le mie prime stesure sono stati brevi racconti e poesie.
Mi definirei multiculturale, mi piace scrivere anche in spagnolo, lingua amata quasi quanto l’italiano.
Il mio background di letture spazia dall'epico, al romanzo storico, al fantastico, al romanzo gotico, passando attraverso i grandi autori italiani e stranieri. Chi più ne ha più ne metta. Credo che ciascun libro letto mi abbia lasciato un pezzetto di sé, un arricchimento continuo.L’incontro che mi ha fatto cambiare il concetto di scrittura avviene per caso, quando mi capita tra le mani un’opera, Un Uomo, di colei che è diventata la mia fonte d’ispirazione, Oriana Fallaci. I suoi testi mi hanno insegnato che la scrittura ha l’obbligo di essere schietta e a tratti brutale.
Nel 2011 mi sono laurea presso l’Università di Pavia, Corso in Comunicazione Interculturale e Multimediale, con una tesi – guarda caso direi - su Oriana Fallaci: La Rabbia e l’Orgoglio, analisi linguistica delle due versioni il libro e l’articolo del Corriere della Sera.
Lavoro da diversi anni come copywriter. Nel mondo della comunicazione e pubblicità ho affinato le mie tecniche di scrittura, applicandole alle diverse aree tematiche e su diverse tipologie testuali, ma le mie passioni rimangono la poesia e il romanzo.Negli ultimi anni mi sono innamorata del Fantasy, perché è con questo genere che riesco a dare il giusto spazio alla mia creatività.



E ora miei cari vi lascio… ma ho in serbo per voi un’ultima sorpresa. Vi lascio alcuni estratti che la nostra mi ha mandato. Quindi buona lettura..
Fatemi sapere cosa che ne pensate. A presto…
Eleonora


...I suoi occhi, sempre più vicini, guardavano fissi i miei.
Sollevò il mio volto per avvicinarlo al suo.
Pelle su pelle. Labbra su labbra.
Le lingue che si cercavano avidamente.
Un bacio. Un bacio tanto atteso, tanto desiderato, così carico di passione e trasporto che mi fece capire quanto Matt fosse ancora attaccato alla vita.
Mi stringeva, mi voleva. Stava rinnegando la missione, la sua eroica vocazione per il solo piacere di avermi...

Il rischio era ciò che più di tutto mi attirava. Un’inclinazione sbagliata, specie se diventa abitudine, se diventa malattia, se non puoi più fare a meno di provare emozioni forti. Nel mio caso questo bisogno nasceva come conseguenza alle restrizioni che mi avevano accompagnata: ora che la porta della gabbia era aperta, non avevo alcuna intenzione di richiuderla…

«Sai che con quella risposta cambieranno le cose tra noi. Cambierà il modo in cui tu mi guardi. Sei pronta ad accettarlo? Forse io no, non sono in grado di sopportarlo. Sapere che la paura sarà l’unica sensazione che proverai ogni volta che mi vedrai, che mi penserai, che solo sentirai il mio nome. Non sono in grado di accettarlo. No.»
«Allora dobbiamo vivere in un’assurda finzione?! Vuoi continuare ad ingannarmi? È questo che vuoi?»

…Anche quando mi fui allontanata, continuai a domandarmi ossessivamente chi è quel ragazzo? Come posso rivederlo? In un giorno come tanti, così dal nulla, mi ritrovai erosa dalla curiosità per qualcuno, come mai nella mia vita…

Mi trascinò con prepotenza in un uno stato di trans profondo al quale non ero mai arrivata fino ad allora, ciò mi costò uno sforzo di energie senza precedenti.
Sentivo i piedi bruciare, quando le immagini si fecero più nitide rimasi senza parole: fiamme, solo fiamme. Altissime lingue di fuoco che lambivano ogni oggetto, carbonizzandolo e tramutandolo in cenere.
Non mi servirono indicazioni mistiche per comprendere che ero all'Inferno.
Perché mi avete condotto qui? Avevo paura e cercavo freneticamente di risvegliarmi, ma la nuova guida me lo impediva…

Matt estrasse dalla tasca una piccola chiave dorata con cui aprì e davanti a noi prese forma una grande stanza piena di libri.
«Ben arrivata, questa è la mia biblioteca personale.»
Era immensa. Moltissimi libri. Tanti da non riuscire a contarli.
Ammiravo tutto quel sapere con occhi sognanti e nel tentativo di scorgere anche gli scaffali più alti, quasi persi l'equilibrio…

…Mi stavo incasinando; bastava pensare alla mia condizione per esserne certa: ero chiusa nel bagno di casa sua con le palpitazioni a mille e pensavo a lui che si spogliava. Ma che mi succede? Semplice, non me ne frega niente di essergli amica, voglio di più.
Troppo spesso in amore le cose sono diverse da come appaiono e possono mutare in un battito di ciglia. Possiamo illuderci di provare un sentimento e che questo sia ricambiato. Alle volte lo celiamo per una vita intera. Per amore siamo capaci di mentire e sappiamo ferirci, annichilirci, fino a perdere la stima di noi stessi…

Arrivai al ruscello e mi inginocchiai, avvicinai il volto al mio riflesso e mi bagnai le labbra con entrambe le mani. Il piacere dell'acqua fresca, che scivola sul corpo coperto solo con una veste leggera, durò poco, perché un suono inaspettato attirò la mia attenzione.
Rivolsi lo sguardo verso la riva opposta a quella in cui mi trovavo e individuai una sagoma maschile che cercai di mettere a fuoco, impresa non semplice perché l’immagine compariva e scompariva l’attimo dopo. Nonostante l'incertezza della visione ero quasi sicura che si trattasse di Matt…

.. Il Generale di Daasanach dagli occhi di ghiaccio, a comando delle forze dispiegate sul territorio, suonò alla sua porta: Seidu aveva ricevuto il messaggio e lo aveva trovato…

Dall'alba dei tempi l'Ordine dei Guardiani di Daasanach osserva il nostro mondo e ci studia per stanare la Bestia…

Mi dissi l'umanità deve sapere, anche dopo di me e dopo tutti coloro che furono travolti da questa storia; deve sapere che tra la gente comune si nascondo esseri che di umano hanno solo l'apparenza e alle volte, se indaghi i loro occhi, nemmeno quella…

Quando i nostri occhi si incontrarono mi resi conto di tutta la loro bellezza: erano marroni, caldi e sorridenti come la terra in autunno e resi ancora più intriganti dalle particolari schegge smeraldo che li caratterizzavano. Aveva dei denti perfetti che andavano a completare un sorriso altrettanto perfetto. I capelli scuri, volutamente spettinati, mostravano il suo vero modo di essere, ribelle e selvaggio. Quello che io riuscivo a scorgere dietro un colletto inamidato o una maglia stirata alla perfezione…

Quando si chinò per agevolarmi i movimenti, fui raggiunta dal profumo leggero ma deciso della pelle bronzea che mi fece pensare immediatamente alla forza, alla potenza maschile di un temporale estivo…

Fermai lo sguardo su una persona in particolare, un ragazzo. Fu un fulmine a ciel sereno. Mi colpì molto il suo modo di fare scherzoso, ma fiero, l'energia magnetica con cui catturava chi gli stava intorno. Catalizzava l'attenzione con una capacità impareggiabile. Senza distinzione di sesso o età, tutti rimanevano stregati dalla sua presenza e faticavano a staccargli gli occhi di dosso. Conosco perfettamente ciò che dico, perché al pari degli altri ne venni attratta e provai una serie di sensazioni contrastanti. Allegria, calore. Smarrimento, paura. In pochi istanti, senza una spiegazione logica, persi ogni contatto con la realtà, rapita e proiettata in un altro mondo nel quale l’unica cosa visibile era la luce sprigionata dalla figura, così lontana eppure quasi la potevo toccare. BAM. Come un lampo. Il resto non aveva più valore…

Quando si vivono forti esperienze si usa sempre dire non sono più la stessa persona di prima, ma quella che può apparire come una frase fatta per me rappresenta la sacrosanta verità, non solo il mio carattere ne ha risentito, anche il fisico è mutato in molti aspetti: lo sento nella pelle e nella carne, ogni fibra del mio corpo lo può confermare. Mi sono immersa in molti occhi, ho indagato molti volti per comprendere quanto vasta fosse la verità che ai più è preclusa. Nonostante tutto, sono una privilegiata, una che porterà per sempre con sé una conoscenza preziosa e che lascia a queste pagine il compito di conservarla…

Complice una manica della maglietta arrotolata fin quasi al gomito, vidi che il braccio sinistro era tatuato con curiose geometrie. Anche intorno al polso erano disegnate delle lettere a formare parole incomprensibili e più in alto c'erano dei simboli circolari concentrici, che sembravano ripetersi all'infinito.
Non riuscii a scorgere altro, perché in men che non si dica, abbassò la manica.
Ero certa che non li avesse avuti prima, lo avevo visto a toroso nudo e una cosa del genere l'avrei notata.
Volevo domandargli quando li avesse fatti e che significato avessero, ma lui ricominciò a parlare e lasciai stare…

«Da quando ti ho vista la prima volta mi sei entrata dentro, ti penso di continuo. Quando non ti vedo passo intere giornate a domandarmi cosa starai facendo e il fatto di non saperlo mi distrugge. Mi distrugge non poterti dire quello che penso, non poterti stare vicino, perché con te perdo completamente il controllo, mi dimentico chi sono e non posso. Allora provo a starti lontano, ma alla fine è da te che voglio sempre tornare - credimi - è qualcosa d’inevitabile. So che ti devo delle spiegazioni, ma ci sono cose che non posso rivelare e anche solo essere giunto a questo punto, potrebbe metterti in pericolo. Noi dobbiamo stare lontani».
Erano parole amare perché nonostante palesassero il suo coinvolgimento, ci riportavano al punto di partenza.
Un segreto antico dal quale voleva proteggermi, lo obbligava a non andare oltre, a celare la verità sul suo conto…

Lo studiavo, incantata dalla bocca socchiusa e dai denti bianchi e perfetti. Spostò un ciuffo di capelli che stava per ricadergli sul viso con un gesto armonioso ma fulmineo.
Era bello oltre ogni immaginazione, ma non lo ostentava come capita spesso a quelli che si sentono tanto sicuri del proprio aspetto. La verità sul suo conto era che non gli importava di avere un dono così raro. Anzi la sua bellezza e soprattutto il suo fascino, erano armi a doppio taglio perché ammaliavano gli altri nascondendo il suo tormento…





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xoxo, Eleonora